Eye-Tracking e Percolazione
Elaborazioni semi-serie su possibili contaminazioni tra business e informatica
Eye-Tracking
L'eye-tracking misura e analizza i movimenti oculari per comprendere come una persona esplora visivamente uno spazio, come uno schermo o un'immagine. Viene comunemente usato in ambiti come il marketing, la UX (User Experience) e la psicologia cognitiva per identificare i modelli di attenzione visiva.
Schema di Percolazione
Lo schema di percolazione è un modello matematico e fisico usato per studiare come qualcosa (per esempio un fluido, un segnale o l'influenza) si propaga attraverso un mezzo o una rete. È spesso utilizzato nella teoria delle reti, nella fisica dei materiali e nella matematica applicata. Il concetto chiave è come una sostanza o un'informazione "percola" attraverso un sistema di nodi o collegamenti.
Il Nesso
Propagazione dell'attenzione visiva:
Si può considerare l'attenzione visiva come un flusso che si sposta da un punto all'altro su uno spazio visivo (ad esempio una pagina web o un grafico). Qui entra in gioco un'analogia con lo schema di percolazione, dove i punti di fissazione oculare possono essere paragonati ai nodi di una rete e i movimenti oculari (saccadi) ai collegamenti.
Modellazione del flusso dell'attenzione:
Gli schemi di percolazione possono essere utilizzati per modellare il flusso dell'attenzione in base a diversi "gradi di conducibilità" visiva. Ad esempio, in un'immagine o in una pagina web, aree con colori vivaci, contrasti forti o elementi dinamici potrebbero essere "più conduttive", attirando l'attenzione più rapidamente.
Ottimizzazione della navigazione visiva:
In applicazioni pratiche, gli schemi di percolazione potrebbero ispirare algoritmi per prevedere o migliorare la disposizione di elementi visivi (layout) per guidare l'attenzione lungo percorsi ottimali, simile a come si studia il flusso in un sistema percolante.
Analisi statistica e clustering:
Gli eye-tracking producono dati che possono essere analizzati con tecniche simili a quelle usate nello schema di percolazione, ad esempio per identificare cluster di fissazioni (zone ad alta densità di attenzione) o per studiare come i flussi visivi si interrompono o si sviluppano.
Applicazioni Potenziali
Design di interfacce: Modellare l'attenzione come un flusso percolante può migliorare l'efficacia delle interfacce visive, garantendo che gli utenti siano guidati verso informazioni critiche.
Psicologia visiva: Studiare i pattern di attenzione visiva con analogie percolative può portare a una comprensione più profonda di come le persone elaborano visivamente le informazioni.
Analisi dei dati di eye-tracking: Tecniche ispirate alla percolazione possono analizzare le connessioni tra fissazioni o il comportamento delle saccadi.
Caso d’uso
Un caso d'uso interessante che collega schema di percolazione e tecniche di eye-tracking si trova nell'ottimizzazione dei layout di siti web per migliorare la User Experience (UX) e massimizzare le conversioni (ad esempio, acquisti, registrazioni o clic su pulsanti chiave).
Ottimizzazione del Layout di una Landing Page
Contesto:
Un'azienda vuole ottimizzare la landing page del proprio sito per massimizzare le conversioni. Le aree principali della pagina includono:
Un titolo accattivante (Header).
Un'immagine centrale.
Un pulsante di call-to-action (CTA).
Testimonianze e contenuti secondari.
Problema:
Nonostante i buoni contenuti, i visitatori non interagiscono con il pulsante di call-to-action (CTA), il che riduce le conversioni.
Applicazione dello Schema di Percolazione e dell’Eye-Tracking
1. Raccolta Dati con Eye-Tracking:
Si conduce uno studio con utenti reali utilizzando un eye-tracker per analizzare:
Le fissazioni visive: dove si concentrano gli utenti.
I percorsi delle saccadi: come gli utenti muovono lo sguardo attraverso gli elementi della pagina.
Risultato: Si scopre che molti utenti si concentrano sul titolo e sull'immagine centrale, ma non raggiungono il pulsante CTA.
2. Modellazione con Schema di Percolazione:
La landing page viene modellata come una griglia, dove:
Ogni area visiva (es. titolo, immagine, pulsante CTA) rappresenta un nodo.
La probabilità che lo sguardo si sposti da un nodo all'altro dipende da fattori visivi come contrasto, colore e posizione.
Utilizzando principi dello schema di percolazione, si calcola:
La probabilità di attraversamento visivo: quanto è facile per lo sguardo passare dal titolo al pulsante CTA.
Zone di "blocco" dell'attenzione: aree che interrompono il flusso dell'attenzione verso il CTA.
3. Ottimizzazione del Design:
In base all'analisi:
Si modifica il layout spostando il pulsante CTA più vicino al titolo e all'immagine centrale.
Si aumenta il contrasto cromatico attorno al CTA per renderlo più "conduttivo" visivamente.
Si semplifica il contenuto secondario per evitare che distragga l'attenzione.
4. Validazione e Iterazione:
Si ripete lo studio di eye-tracking con il nuovo design.
I dati mostrano un aumento del flusso visivo verso il pulsante CTA e un miglioramento delle conversioni.
Risultati e Benefici:
Le conversioni aumentano grazie all'ottimizzazione.
L'azienda comprende meglio i pattern di attenzione degli utenti, riducendo i costi di sviluppo futuro.